- Villa del Seminario
- Premessa
- La storia del luogo
- Il servizio sanitario militare nella Grande Guerra: linee generali e il caso ferrarese
- Il Servizio Sanitario Militare nella Grande Guerra
- La Sezione di Sanità reggimentale, gli ospedali militari e le infermerie di campo
- Il caso ferrarese dell’Ospedale militare neurologico a Villa del Seminario
- Gli Ospedali militari di riserva, e della Croce Rossa, a Ferrara
- Bibliografia e fonti archivistiche
- L’Ospedale Militare Neurologico per nevrosi di Guerra “Villa del Seminario”
- Gaetano Boschi (1882-1969)
- Gaetano Boschi-La giovinezza e gli studi
- Gaetano Boschi-L’attività durante la Grande Guerra
- Gaetano Boschi-Palazzo Bevilacqua-Costabili
- Gaetano Boschi-Gli anni successivi alla Grande Guerra
- Gaetano Boschi-Pubblicazioni e riconoscimenti
- Gaetano Boschi-Umanista e letterato
- Archivio Boschi (Eredi Gandini-Farina)-Bibliografia completa
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Gaetano Boschi-Gli anni successivi alla Grande Guerra
Al termine della Prima Guerra Mondiale riprese la sua attività al Manicomio Provinciale di Ferrara. Fu successivamente anche Direttore della Divisione di Neuropatologia dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara.
Dal 1923 al 1925 fu docente alla Clinica Neurologica dell’Università di Torino.
Dal 1930 fu nominato Direttore del Manicomio Provinciale di Ferrara.
Dal 1931 al 1936 fu docente di Infortunistica alla Facoltà di Giurisprudenza, e, sempre qui, dal 1938 al 1949 tenne la cattedra di Medicina legale e delle assicurazioni.
Nel 1942 fu professore ordinario alla cattedra di Clinica delle Malattie nervose e mentali presso l’Università di Modena, di cui fu Magnifico Rettore dal 1947 al 1950.
Per gentile concessione degli Eredi Gandini-Farina
A livello scientifico internazionale furono importantissime le sue ricerche sul liquor cefalorachidiano, sulle patologie della regione mesocefalica e sulla semeiotica neurologica. Tenne seminari e partecipò a conferenze scientifiche in tutta Europa, nonché candidato al Premio Nobel. Fu autore di tantissime pubblicazioni, ma la più conosciuta a livello mondiale fu il volume “La guerra e le arti sanitarie” edito da Mondadori nel 1931. Sono circa duecento le sue pubblicazioni tra ricerche comparse su articoli di riviste specializzate in neuropsichiatria e libri.
La citazione Prefazione Considerazioni finali quanto mai attuali. Il medico, in guerra.
E la scultura di Arrigo MinerbiG.Boschi e A.Minerbi
Fondò l’Istituto Neurologico “La Salutare” a Padova, ove di realizzò, primo in Italia, un regolare binomio neurologico-chirurgico per i tumori del nevrasse.
Docente presso numerose Istituzioni universitarie tra quelle che avocavano soltanto Maestri della Medicina Italiana quale la Scuola di applicazione di Sanità Militare e l’Istituto Interuniversitario di Varese. Tenne la Cattedra di Infortunistica all’Università di Ferrara dalla fondazione fino alla soppressione dovuta all’uniformazione degli studi universitari.Socio onorario della società di Medicina Mentale Belga e della Società di Neurologia di Parigi. Fondò la Società Radio-Neuro-Chirurgica Italiana.
Fu direttore del “Giornale di Psichiatria e di Neuropatologia”, condirettore con i Prof.Bertolotti e Donati della “Rivista Italiana di Endocrino e Neurochirurgia”; rappresentante italiano nel Comitato di direzione del “Archives Internationales de Neurologie” fondati da Charcot.
Fu decorato con la Croce al merito di Guerra. Presidente dell’Accademia delle Scienze di Ferrara e presidente dell’Ordine dei Medici, sempre a Ferrara.
Nel 1957 ricevette dal Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, su proposta dell’allora Ministro dell’Istruzione, Aldo Moro, la Medaglia d’Oro ed il Diploma ai Benemeriti della Scuola della Cultura e dell’Arte. Nel 1959 ricevette la nomina di Membro Onorario della “World Parliament Association”, a cui aderì anche il matematico e filosofo Bertrand Russell.
“Dopo il dramma delle esperienze totalitarie e della Seconda guerra mondiale, Gaetano Boschi tentava di mettere la propria scienza al servizio dell’umanità. La sua partecipazione all’embrione di un Parlamento Mondiale lo spinse probabilmente a cercare adesioni autorevoli e capaci. Ma Boschi fu anche dell’idea che, dopo l’ascesa di Hitler e delle dittature, tutti i politici e gli uomini di responsabilità dovessero essere sottoposti a severe indagini psichiatriche per evitare nuove degenerazioni autoritarie. Di qui, ad esempio, l’adesione alla Società di Sociologia biopsicologica. Si tratta di impegni che potevano caratterizzare solo una personalità eccentrica e allo stesso tempo affascinante.”
(Leonardo Raito, Gaetano Boschi, Sviluppi della neuropsichiatria di guerra 1915-1918, Carocci Editore, 2010)